The Consultant, ambiente s.p.a. in association with A.R.S. Progetti S.P.A., thanks the management and staff of Lilongwe Water Board (LWB), the Department of Water Resources (DWR), and all stakeholders that
“SCARICA IL NOSTRO FLYER DI STOSTENIBILITÀ”
“La sostenibilità è un’opportunità”
Quante volte abbiamo detto e sentito questa frase, con convinzione e ottimismo. Sappiamo però che tra il “dire” e il “fare” c’è differenza.
Parlare di sostenibilità in maniera concreta significa andare ad incidere profondamente nei modelli culturali, politici, dell’informazione e soprattutto e concretamente, nei modelli economici.
Se il modello di sviluppo tradizionale, concentrato unicamente sul profitto, è divenuto insostenibile, ribaltarlo significa agire su aspetti sociali e ambientali, che hanno un impatto decisivo su quelli economici.
- Devono cambiare le politiche di sviluppo industriale a livello globale. Se le aziende, le multinazionali in particolare, non identificano concretamente, tra i criteri di valutazione delle materialità, anche gli aspetti di sostenibilità sociale e ambientale, lo sventolio di proclami e di immagini suadenti di foreste e bambini felici, resta solo un esercizio di retorica, greenwashing per dirla in termini più comuni.
- Sono necessarie azioni di riforma della governance interna e della catena del valore, le innovazioni tecniche a salvaguardia dell’ambiente e il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunità in cui sono localizzati gli impianti di produzione.
- Le policy aziendali devono cambiare uniformandosi a parametri legislativi e a standard che dettino i confini, variabili a seconda della dimensione e del contesto delle attività che vanno ad interessare.
Occorre pensare un percorso di sostenibilità organizzato e concreto, capace di sostenere apertamente un confronto trasparente e proattivo con comunità ed investitori, senza timore di insinuazioni di greenwashing, ma con uno sguardo vigile e attento.
“La sostenibilità non è una procedura”
La sostenibilità non può diventare solo un elemento di tendenza nella comunicazione, un “bollino” di cui fregiarsi nei report rivolti al pubblico.
I criteri ESG sotto la pressione di “standardizzazione e omologazione esercitata dalle grandi società di consulenza e multinazionali” (NdR Calderini La Repubblica 24/03/3021) rischiano di divenire mere formalità procedurali. Questo approccio non dà sostanza al cambiamento e tantomeno al miglioramento: è necessario partire dallo studio e dalla valutazione delle criticità reali.
“La sostenibilità deve essere concreta ed organizzata”
L’ approccio alla sostenibilità va oltre il mero reporting e non si esaurisce nell’applicazione dei soli criteri ESG: questi sono sicuramente strumenti utili, ma non sempre efficaci nel descrivere pienamente il percorso di sostenibilità di un’organizzazione, specialmente se questa non è una multinazionale, ma una piccola-media impresa radicata nel territorio. L’approccio alla sostenibilità si deve fondare su un’analisi ad hoc delle diverse organizzazioni.
Le aziende devono creare un percorso di self-assessment che porta a valorizzarne le peculiarità e le potenzialità già declinate in chiave di sostenibilità
Gli strumenti operativi per questo processo variano da organizzazione ad organizzazione e in alcuni casi devono essere creati appositamente con approcci innovativi, per cogliere in pieno le tipicità di ogni azienda.
Concretamente
Questo è quello che ogni giorno ci impegniamo a fare con il nostro lavoro: