Caratterizzazione e classificazione dei materiali dell’area di escavo dei fondali del Porto di Ravenna

Caratterizzazione e classificazione dei materiali dell’area di escavo dei fondali del Canale Candiano e Baiona, ex D.M. 173/2016.

LUOGO Ravenna

DATA 2019

COMMITTENTE Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale

 


 

ambiente spa, alla luce della nuova normativa, il D.M. 173/2016, che prevede percorsi di caratterizzazione definiti sulla base della tipologia dell’area di escavo, ha eseguito, per Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale, la caratterizzazione e la classificazione dei materiali dell’area di escavo dei fondali del Canale Candiano e Baiona.

Si tratta del primo fondamentale tassello finalizzato al dragaggio dei canali e, in ultima analisi, destinato a consentire al porto di Ravenna la piena navigabilità anche alle imbarcazioni di grosso tonnellaggio, così come previsto dal più ampio progetto “Hub portuale Ravenna”.

ambiente s.p.a. ha provveduto al prelievo dei sedimenti da analizzare nelle aree interne e nelle aree poste all’esterno dell’imboccatura del porto, al campionamento ed alle successive analisi chimico-biologiche in stretta e costante collaborazione con ARPAE. L’Ente ha provveduto direttamente ad analizzare i sedimenti per valutare se possibile la successiva re-immissione in mare. Il laboratorio di ambiente spa, d’altro canto, ha effettuato le analisi chimiche e tossicologiche di tutti i sedimenti destinati a terra.

Per dare l’idea della dimensione del progetto, i punti di campionamento toccati dall’imbarcazione “Grecale” sono oltre 370, i campioni da analizzare più di 400.

Le analisi hanno consentito la classificazione dei materiali prelevati sulla base della attuale normativa e in ultima analisi permettono di definire le modalità del reimpiego finale. I materiali risultati non contaminati potranno essere riutilizzati, in base alle caratteristiche qualitative, a mare, in spiaggia, a terra, in un’ottica di sostenibilità ambientale, così come stabilito dalla legge.

I campioni sono stati estratti tramite carotaggio. Una imbarcazione tecnica, il “Grecale”, attrezzata di vibro-carotiere, ha prelevato una quantità di sedimento utile all’esecuzione di tutte le analisi previste. Il vibro-carotiere è un’apparecchiatura progettata specificamente per carotaggi subacquei e campionatura dei fondali, concepita con particolare attenzione alla minimizzazione dei disturbi e contaminazione dei campioni. I campioni vengono ripuliti della parte più esterna a contatto con le pareti interne al carotiere per evitare la contaminazione da trascinamento. Il campionamento e lo stoccaggio iniziale avvengono direttamente a bordo dell’imbarcazione, in aree separate ed appositamente allestite.

Inoltre, per garantire il posizionamento e la tracciabilità dei prelievi e dei movimenti dei mezzi impiegati, l’imbarcazione è stata dotata di un sistema di trasmissione GPS e di un software di navigazione. Questo ha permesso di acquisire i dati di posizione provenienti dal GPS e fornisce una rappresentazione grafica del percorso effettuato dall’imbarcazione, in relazione ai punti di carotaggio prefissati. Il sistema permette quindi di pilotare l’imbarcazione direttamente sui i punti di carotaggio le cui coordinate saranno state precedentemente caricate sul software.

Questo complesso sistema consente di verificare in tempo reale il posizionamento e orientamento dei mezzi e delle sonde, anche durante la fase di campionamento. In questo modo ARPAE ha potuto verificare in remoto, con  un  semplice smartphone, i posizionamenti, senza la necessità di dover salire a bordo per i controlli.