Bonifica acque sotterranee Aprilia

PROGETTO UNICO DI BONIFICA AI SENSI DELL’ART. 249 DEL D.LGS 152/06

Criteri progettuali e dimensionamento degli interventi prospettati per la bonifica delle acque sotterranee

LUOGO: Aprilia (LT), Via dei Giardini, Effrazione Oleodotto Gaeta – Pomezia

DATA INIZIO- FINE: 2018

COMMITTENTE: Eni S.p.A.

La progettazione definitiva in oggetto ha riguardato la bonifica della matrice acque di falda nell’ambito del procedimento ambientale ai sensi dell’art. 249 del D.Lgs 152/06, per l’effrazione dall’Oleodotto Eni “Gaeta – Pomezia” nel comune di Aprilia (LT).

 

Il progetto ha prevede due fasi principali:

FASE 1: BONIFICA TERRENI – SUOLO SUPERFICIALE E PROFONDO

Il progetto di bonifica dei terreni prevede l’asportazione dell’intero orizzonte insaturo tramite escavazione dei primi 4 m di suolo in prossimità dell’area critica individuata. Terminate le attività di scavo e smaltimento e collaudate le pareti dello scavo attraverso il prelievo di campioni conformi, si prevede l’applicazione di composti ossidanti a lento rilascio sul fondo dello scavo stesso con presenza di acqua affiorante (Soil flushing). Tali composti stimolano a lungo termine, la degradazione aerobica dei contaminati presenti nella matrice acque di falda a seguito delle fluttuazioni del livello della tavola d’acqua.

FASE 2: BONIFICA ACQUE DI FALDA

Il progetto prevede l’installazione di un doppio impianto di Multi Phase Extraction (uno all’interno e uno all’esterno del Sito), associato a un sistema di reimmissione in falda delle acque trattate in un sistema di trincee drenanti. Per dimensionare correttamente il sistema di trincee drenanti per la reimmissione delle acque trattate in falda e determinare le portate ottimali di esercizio dell’impianto, è stata operata una modellazione idrogeologica del sito attraverso il codice di calcolo Modflow.

L’impianto MPE n. 1, interno al Sito, sarà costituito da n. 4 pozzi di estrazione, mentre l’impianto n. 2, esterno al Sito, sarà costituito da n. 5 pozzi di estrazione.

La depressione indotta dalla pompa per vuoto di ognuno dei due impianti, causa la risalita nei punti di estrazione, di una miscela composta da aria e acqua/prodotto, che saranno separate all’interno di un separatore di condensa. A seguito di ciò l’aria viene indirizzata a uno specifico sistema di trattamento costituito da filtri a carboni attivi per aria, mentre l’acqua/prodotto surnatante è rilanciata tramite una pompa centrifuga, a un disoleatore con filtri a coalescenza. Il disoleatore separa il prodotto surnatante dall’acqua che sarà indirizzata a specifico impianto di trattamento costituito da specifici filtri a carboni. Le acque, una volta trattate, saranno reimmesse tramite un sistema di tre trincee drenanti nella falda sotterranea.

La progettazione è costituita dall’elaborato “Progetto Unico di Bonifica ai sensi dell’art. 249 del D.Lgs 152/06”.

Allo stato attuale il progetto è in attesa dell’approvazione da parte degli E.E.P.P.